America

titolo: America

anno: 2011

tecnica: tecnica mista

dimensioni: 104x68x6

breve descrizione: L’opera consiste nella poesia “America” di Allen Ginsberg scritta a macchina con inchiostro bianco su un foglio bianco affiancata a tre immagini che rappresentano le contraddizioni dell’America: una cartolina delle esplosioni atomiche fatte di fronte al pubblico negli anni ’50, la fotografia di una casa spersa presumibilmente nel Midwest e una polaroid scattata dall’autore a Slavoj Zizek quando in una sua conferenza pubblica a Zuccotti Park durante Occupy Wall Street.

«La poesia scritta bianco su bianco si riferisce al fatto che in questo non-luogo la coscienza vera è una non-coscienza. L’America, infatti, ha una coscienza pubblica, che è quella che si riferisce alle ubriacature sulla libertà, la costituzione, il paese migliore del mondo, eccetera. E poi c’è una coscienza negata, sottratta, una non-coscienza che è quella che i Beat mostrarono nella loro letteratura attraverso l’immagine di un paese debole perché giovane, debole perché non accettato da se stesso, tremante e fremente, in una sorta di outing sempre frustrato, sempre rimandato, sempre re-ingoiato. L’America è il figlio gay delle nazioni che ha paura di confessare la propria identità perché ha un padre machista e una madre bigotta, ma soprattutto perché lui per primo più che sentirsi ciò che è si sente male. E così tutto questo resta sotto traccia, bianco su bianco. E l’America che non fa outing resta sempre un non-luogo. Un luogo con una coscienza di cartone e un sogno ucciso».

title: America

year: 2011

technique: mixed media

dimensions: 40,9x26,8x2,7 in

brief description: This work consists in the poem “America” by Allen Ginsberg, written with white ink on a white sheet, beside three images representing American contradictions: a postcard of atomic bomb explosions made in front of a public in the 50’s, the picture of a house lost somewhere in the Midwest and a polaroid taken by the artist in a public conference of Slavoj Zizek at Zuccotti Park during Occupy Wall Street.

«The poem, written white on white means that in this non-place the true consciousness is a non-consciousness. America, in fact, has a public consciousness referring to the drunk narration of freedom, constitution and best country in the world. Then, there is a denied consciousness which is the same that the Beats have shown in their literature, through the image of a country that is weak because it’s young, weak because it doesn’t accept itself. And it is trembling and quivering, in a sort of outing always frustrated, always postponed, always swallowed. America is the gay son of Nations which is scared to confess its identity because it has a machist father and a sanctimonious mother, but most of all because it feels bad more than just feeling itself. So all of this remains a white trace on a white context. America which does’t make outing will always be a non-place, a place with a fake consciousness and a killed dream.